Come-ci-vestiamo

Poche e semplici accortezze per goderci le passeggiate invernali

Il freddo è pungente ma le giornate assolate di questo gennaio sembrano invitarci vivamente a non chiuderci in casa.

Se non che una magnifica passeggiata immersi nel silenzio della natura invernale potrebbe diventare un vero incubo se ci trovasse male attrezzati a ripararci dal freddo.

Ecco qui di seguito i consigli sull’abbigliamento da utilizzare per il trekking invernale:

1- Come proteggere i piedi.

E’ necessario indossare scarponi più resistenti e più rigidi all’esterno rispetto a quelli utilizzati nella stagione più calda (anche e soprattutto per l’uso di ciaspole e ramponcini).. Questo perchè le calzature devono permettere un miglior isolamento termico e una più elevata impermeabilità per mantenere costante la temperatura del piede.

Inoltre, mai sottovalutare l’importanza della calza. E’ consigliato l’uso di calze tecniche che garantiscono un miglior controllo della sudorazione.

2- Il busto: perchè vestirsi “a cipolla”.

Il famoso abbigliamento a strati permette sia di isolare il freddo che viene dall’esterno, sia di far traspirare la sudorazione. Quest’ultimo obiettivo può essere raggiunto indossando una maglia tecnica che consenta al sudore di non rimanere sulla pelle ma di entrare in contatto con il secondo strato di abbigliamento costituito da una maglia di pile (tessuto altamente isolante e idrofugo).

La protezione esterna viene invece affidata alla giacca, sempre in materiale tecnico, che deve assolvere a tre precetti fondamentali: deve essere impermeabile, trasparente e leggera. In commercio ci sono capi più o meno aderenti e più o meno rigidi. L’importante è scegliere quello che permette a chi cammina di riuscire a muoversi agilmente.

3- Le mani.

Sono una piccola parte rispetto a tutto il resto del corpo, ma se non sono ben protette la gita finirà molto male. Per questo si consiglia non solo di utilizzare dei guanti tecnici, ma di infilare due paia di guanti, uno di seta sulla pelle e uno tecnico sopra. Tuttavia esistono in commercio delle manopole che integrano entrambi i guanti.

4- La testa.

E’ la parte del corpo che diperde più calore e bisogna proteggerla (e anche qui spesso in valigia mettiamo poco o niente che la riguardi). Una cuffia tecnica andrà bene anche se, soprattutto per condizioni atmosferiche più rigide, si può optare per il passamontagna. Inoltre, cerchiamo di evitare un errore fondamentale: mai togliere il cappuccio dalle giacche. Non si sa mai.

Questi consigli possono non essere abbastanza mirati per le esigenze di bambini ed anziani che per motivi fisici ed anagrafici sono meno adatti ad affrontare il freddo pungente di certe giornate in cui le temperature possono essere anche molto basse. Per loro abbiamo trovato questo articolo: http://www.trekking.it/materiali-tecnici/camminare-alta-quota.html.

Per concludere, soprattutto nella stagione invernale non tralasciare mai di guardare le previsioni del tempo prima di partire per il trekking in montagna. Qualsiasi tipo di attezzatura potrebbe essere insufficiente per le condizioni metereologiche più estreme.

E si può sempre rimandare la passeggiata. Tanto una cosa è sicura. Le montagne rimangono là.